15 Luglio, 2019

Provv. dir. Agenzia entrate 12 luglio 2019, n. 247672

1. Attività di analisi per promuovere l’assolvimento degli obblighi tributari in
relazione alle attività detenute all’estero nel 2016 e agli eventuali redditi
percepiti in relazione a tali attività
1.1 Al fine di stimolare il corretto assolvimento degli obblighi di monitoraggio
fiscale in relazione alle attività detenute all’estero, di cui all’articolo 4, comma 1,
del decreto-legge n. 167 del 1990, convertito dalla legge n. 227 del 1990 e
successive modificazioni, nonché di favorire l’emersione spontanea delle basi
imponibili derivanti dagli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività
estere, l’Agenzia delle entrate individua, a seguito dell’analisi dei dati ricevuti da
parte delle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico
di informazioni secondo il Common Reporting Standard (CRS), i contribuenti
con possibili anomalie dichiarative per l’anno d’imposta 2016.

2. Attività di selezione per l’individuazione dei contribuenti a cui inviare la
comunicazione
2.1 A seguito dell’attività di analisi descritta al punto 1, l’Agenzia invia una
comunicazione per la promozione della compliance ai contribuenti con le
anomalie dichiarative più rilevanti, adottando una serie di criteri selettivi diretti
ad escludere dalla selezione le posizioni presumibilmente non tenute
all’adempimento dichiarativo o per le quali l’irregolarità ha carattere meramente
formale.
A tale scopo, per rendere più efficace la selezione, a beneficio del contribuente
stesso, l’Agenzia utilizza le informazioni contenute nelle banche dati in suo
possesso, incluse quelle contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari.

3. Oggetto della comunicazione
3.1 La comunicazione di cui al punto 2.1 contiene le seguenti informazioni:
a) codice fiscale, cognome e nome del contribuente;
b) numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
c) codice atto;
d) descrizione della tipologia di anomalia riscontrata, che può riguardare gli
obblighi di monitoraggio fiscale e/o l’indicazione degli imponibili relativi
ai redditi di fonte estera;
e) possibilità per il destinatario di verificare i dati di fonte estera che lo
riguardano, accedendo alla sezione “l’Agenzia scrive” del proprio
Cassetto fiscale;
f) istruzioni (contenute in un apposito allegato) circa gli adempimenti
necessari per regolarizzare la propria posizione, avvalendosi dell’istituto
del ravvedimento operoso;
g) invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, anche tramite il
canale di assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi
inesattezze nelle informazioni pervenute dalle Amministrazioni estere o
abbia già assolto gli obblighi dichiarativi per il tramite di un intermediario
residente;
h) modalità per richiedere ulteriori informazioni, rivolgendosi agli Uffici
della Direzione Provinciale più vicina.

4. Modalità con cui il contribuente può regolarizzare l’errore o l’omissione e
beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse
4.1 I contribuenti che hanno ricevuto la comunicazione di cui al punto 2.1
possono regolarizzare la propria posizione presentando una dichiarazione dei
redditi integrativa, secondo le modalità previste dall’articolo 13 del decreto
legislativo 18 dicembre 1997, n.472, e versando le maggiori imposte dovute,
unitamente agli interessi, nonché alle sanzioni in misura ridotta.

5. Modalità con cui gli elementi e le informazioni messi a disposizione dei
contribuenti sono resi disponibili alla Guardia di Finanza
5.1 I dati e gli elementi di cui al punto 3.1 sono resi disponibili alla Guardia di
Finanza mediante condivisione tra le due unità organizzative del partner
tecnologico Sogei Spa di supporto all’Agenzia delle entrate e alla Guardia di
Finanza, previa autorizzazione da parte delle strutture titolari dei dati
dell’Agenzia delle entrate. I dati di fonte estera, di cui alla lettera e) del citato
punto 3.1, includono:
− lo Stato estero cha ha trasmesso l’informazione;
− l’istituto finanziario presso cui è detenuto il conto;
− il numero identificativo del conto;
− l’eventuale entità non finanziaria passiva titolare del conto, di cui il
contribuente risulti controllante;
− il saldo finale e la valuta del conto;
− gli importi dei pagamenti accreditati sul conto, a titolo di dividendi,
interessi, proventi lordi o altro.

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